sabato 1 dicembre 2012

Spumador

La cameriera serve al tavolo acqua frizzante S.Antonio, alla vista dell'etichetta si riaccendono un mucchio di ricordi legati a mia nonna, alla sua casa in campagna, al suo carattere, alla sua persona, ai pomeriggi passati a giocare nel giardino, a scavare la terra con gli attrezzi di mio nonno.
Ricordo il sole, il caldo umido della bassa padana, le zanzare, le api del vicino di casa apicoltore, mia sorella in bicicletta.
Ricordo il fresco della casa, sempre con le tapparelle abbassate, per non "far entrare il caldo", ricordo la gassosa S.Antonio che mia nonna versava in un bicchiere di plastica (forse Moplen?) che arriva dritto dritto dagli anni sessanta.
Ricordo la stufa, a legna e poi convertita a gas, il piano cottura che aveva almeno 40 anni, il televisore Mivar appoggiato sul mobile della cucina, posso sentire ancora l'odore di quella casa.
La cantina, la lavanderia, il rumore dall'aspirapolvere e mio padre, giovanissimo, capelli corti e biondi a petto nudo lavare la macchina.
Ricordo il "viaggio" da casa mia a casa sua, 15 km che mi sembravano un'eternità.
E mi ricordo di lei, in vestaglia, sulla porta di casa che ci salutava mentre ce ne andavamo o mentre cucinava gli gnocchi. Che erano una meraviglia.
Ricordo il suo carattere, aspro.
Ricordo di averla amata e odiata, come tutte le persone sempre presenti nella mia vita.
Ricordo di aver pianto da solo, al suo funerale, mentre in macchina seguivo il suo ultimo viaggio.
E poi l'ho vista la, incorniciata in una foto, in quel posto dove l'avevo accompagnata un sacco di volte.
Ricordo un senso di smarrimento alla notizia della sua scomparsa.
ricordo
charlieboy

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