giovedì 12 gennaio 2012

Shirley Temple's Syndrome

Mi guardo attorno e sempre più spesso rimango deluso dal sesso femminile.
Già.
Il sesso femminile. Proprio quello che ho tenuto in altissima considerazione per un mucchio di anni. Quasi fosse inavvicinabile (e per certi versi lo era).
Le distanze, soprattutto mentali :), si sono ridotte. Il sesso femminile non è più inavvicinabile.
Non è più rivestito da caratteristiche esclusivamente positive.
Le donne le scopro sempre più spesso come superficiali, supponenti, incoerenti, troppo piene di se.
Sarà che l'uomo è in crisi, sarà che non ci sono più i latin lover, sarà che tra moglie e marito non si danno più del voi, sarà che l'uomo non siede più capotavola, sarà che la donna non rimane più accanto alla stufa a fare la calza e a cucinare minestre ma, la figura che emerge da tutto ciò non è esattamente idilliaca.
Certe cose, sacrosante, sono dovute, il rispetto primaditutto, la protezione, non nei confronti di un sesso "più debole" ma nei confronti delle donne è dovuta. E basta :). La capacità di capire che sì, una donna è molto probabilmente più tosta di un uomo. Primaditutto perchè partorisce, perchè sa istintivamente crescere dei figli.
Chiaro che questo discorso è di massima. e non si adatta a tutte. Però... alla maggior parte sì.
Questo per dire che non sono un maschilista o un playboy fallito.
Adoro il sesso femminile per tutta la forza e la grazia che riesce ad emanare, contemporaneamente.
Lo adoro perchè un uomo al fianco di una donna si sente utile. Si sente completo.
Perciò odio profondamente le donne che fanno le bambine prodigio, la sindrome di Shirley Temple la chiamo io. Quella sindrome che rende una donna acida, spocchiosa, supponente. Che la priva della sua naturale dolcezza e la rende una sorta di metronomo vivente, che impartisce ordini, che entra in competizione per qualsiasi cosa. Che nutre la sua autostima, mantenendola però al contempo fragile, lacrimevole ed insicura.
La stessa cosa che la fà diventare, ai miei occhi, insopportabile, zelante. La sindrome di chi si sente indispensabile. La sindrome di quella che il proprio parere lo deve dire.
E nel modo peggiore possibile.
La sindrome di quelle che finiscono per farsi scopare dal capo, da un superiore o da un collega più anziano.
Si sa mai che si riesce a fare carriera.
E poi così posso sbandierare la loro grande libertà sessuale.
La sindrome di quelle che poi, quando le responsabilità arrivano sul serio, diventano incazzose, iraconde, intrattabili.
Potevate pensarci prima! Idiote!
Le donne così non le sopporto.
Meglio rimanere soli. Meglio una vita di seghe.
Le donne così sono quelle che mi ricattano. Sono quelle che mi sminuiscono. Sono quelle che non mi accettano.
Andatevene a fare in culo.
Lo dico di gusto. E dal profondo del mio cuore.
Rimane un'idea splendida di una donna che un giorno sarà madre. Che sa capire e sa accettare.
Rimane l'idea di un uomo che sa accettare, sa capire e sa proteggere.
Essere/i consapevoli della propria incompletezza.
buonanotte
charlieboy

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