martedì 17 gennaio 2012

Tales from Scotland #1

Sogno serpenti e serpenti che mordono serpenti. Dormo discretamente male ultimamente.
Nessuna sveglia alla solita maledetta ora (5.10 am, ndr) ma faccio fatica a prendere sonno. Sarà che tra notti e giorni i miei ritmi circadiani si sono incasinati. "Tanto sei giovane mi dicono..". Però oggi alle ore 2.00 pm mi sarei addormentato in un qualsiasi posto. Peccato stessi lavorando :)
Quando soffri "d'insonnia" tutto è la fotocopia di una fotocopia di una fotocopia (Fight Club, ndr)...
Quindi va' così.
Ho tanta voglia di leggere e magari fare qualcosa di utile, tipo "recensire" un libro, così per consigliare qualcosa a chi mi legge. Infin dei conti da altri blog ho rubato idee e spesso dei bei "titoli" citati nei vari post. Mi sembra il momento con di restituire il favore con qualcosa di "mio".
Prima però volevo riportare qualcosa scritto durante la trasferta che mi ha portato in terra di pecore, whisky, rugby, cornamuse, kilt, birre ale, birre stout, birre lager, haggis, irn bru, sean connery, mark knofler, paolo nutini etc...

Volo EasyJet EJW366 Milano Malpensa - Edinburgh 30.12.11
Le sensazioni positive procedono non so esattamente che tipo di consapevolezza sia però c'è, e funziona. Poco prima del decollo l'ho sentita, quella voglia di "cogliere tutte, o quasi" le opportunità che mi si presentano.
Se dovessi cercare un senso della mia vita adesso sarebbe sicuramente questa cosa qua.  Niente di straordinario ma qualcosa di difficile da fare, da mantenere con costanza. Perchè anche di questo si tratta. Di vivere una sensazione buona ma duratura nel tempo.
Mischiando Bukowski e il "motivation speech" di Al Pacino in "Any Given Sunday"  posso dire che "le possibilità sono dappertutto e che, cogliendole, ho l'opportunità di portare un po' di luce nella mia vita. Proprio quella che, non sarà una grande luce, ma la vince sulle tenebre".
E allora si che mi sembra di descrivere la definizione di completezza. Di sentirmi completo.
Di sfruttare le situazioni appieno.
Ed è proprio dalla grande consapevolezza delle situazioni, che deriva la felicità. La mia felicità.
Tutto ruota attorno alla comprensione. Alla capacità di capire. Infin dei conti pure il mio lavoro ha come pilastro questa bellissima parola.
Ecco allora che mi trovo felice, però questa volta il motivo me lo riesco a spiegare :)
Una vita a cercarli (i motivi) e poi le risposte le ho trovare sempre vicino, sempre a portata di mano.
Come riconoscerle? Hanno una forma dolce, semplice, intuitiva, disarmante.
Se fossero oggetti avrebbero una forma familiare, ne troppo morbide, ne troppo dure, metterebbero tranquillità, rilassatezza. Come una poltrona. Comoda abbastanza da rilassarti, di sostegno quando si è spossati, che si adatta a ciò che sei, senza farsi troppo notare.
Certo è che mi riferisco alla poltrona di casa, non ai sedili EasyJet.

Still on board.
E poi noto la tizia che si è seduta in parte a me. In realtà l'avevo già notata, l'avevo aiutata a sistemare il suo bagaglio a mano.
La guardo bene ed assomiglia in modo spiccicato alla ragazza del post "tachicardia". C'assomiglia proprio cazzo.
Sembra un po' troppo presa da se ma non ha un modo di fare antipatico. Sorride. Ha una bella bocca.

[post-considerazioni]
Effettivamente non era antipatica ed assomigliava così tanto alla tizia del post che volevo chiederle se fosse la sorella, o una parente (che idiota :). Per poi scoprire che non aveva nemmeno alcun lontano legame di parentela.
Incredibile come, osservandola, desse le stesse impressioni che ho avuto facendoci 4 chiacchiere.
Effettivamente un po' piena di se lo era. Giustificata dal fatto di aver preso scelte difficili. Di aver preso la strada in salita.
Italiana emigrata per motivi di studio in quel di Glasgow, si divertiva a scarobocchiare su un blocco Moleskine nuovo di zecca dei volti. Disegnava bene. Sembrava incuriosita dal vedermi scrivere. Infatti me l'ha chiesto quasi subito. Cosa scrivi? Avrei dovuto rispondere con un: "sto scrivendo un nuovo romanzo, un nuovo "conte di Montecristo". Ho detto che scrivevo di me. Per me. Del perchè lo facevo. E' sembrata comprendere tutto.
Aveva trovato il suo modo per incasellarmi :)
charlieboy

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