domenica 15 gennaio 2012

riconciliazione

Indeciso sino all'ultimo se scrivere o meno.
La voglia, il momento migliore ce l'ho avuto qualche ora fa' ma è passato. Anzi. L'ho lasciato passare.
C'avevo da fare giusto un paio di cose e ho colto l'occasione per fare "brainstorming".
Ovvero quella pratica, che insegnano agli anglosassoni, per sviscerare un argomento.
E' una cosa cui noi "latini" non siamo abituati. E' una cosa probabilmente neanche molto utile, ma, se presa nel modo giusto allora si dimostra valida per mettere in ordine le idee. I concetti.
E di idee ce ne sono proprio tante, che frullano nella testa. La mia famiglia, il mio significato sul senso della vita (questa è davvero pretenziosa :), le donne, gli amici, le amiche.
Alla fine scrivere mi ha aiutato (e lo sta facendo tuttora) e non poco.
Indirizzare le proprie energie verso la turbina della scrittura e non disperdele in giro, non permettere che le mie idee migliori se ne vadano via, se non prima di essere passate su carta.
Pensavo a questo stasera. Pensavo perchè ho il bisogno, l'estrema necessità di capire.
E poi mi è venuto in mente mio padre. Ricordo che qualche mese fa', in occasione del mio ultimo traguardo da universitario mi aveva confessato che, poco prima della mia presentazione, era talmente agitato che avrebbe voluto lasciare l'aula. L'ha trattenuto solo il fatto di vedermi tranquillo.
Se non lo fossi stato, probabilmente sarebbe uscito.
Bene.
Sapere che ha provato questo per me, ha fatto trasparire una dolcezza incredibile. Non avrei mai detto.
Non avrei mai pensato.
Soprattutto non avrei mai scommesso sul fatto che me l'avrebbe detto.
Una piccola cosa. Una scemenza forse.
Comunque un passo verso la riconcilazione :)
buonanotte
charlieboy

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