martedì 3 gennaio 2012

Hogmanay days

Giusto il tempo di uscire di casa con un trolley...ed è arrivato subito il momento di rimetterci piede.
Quando si sta bene il tempo vola. Quando si riescono a fare 2000 km e rotti in poco più di due ore allora il tempo vola davvero.
Stamattina mi sono svegliato con il sole di Glasgow che mi baciava in fronte , ho visto poi la pioggia, le pecore su un prato verdissimo e un magnifico abbozzo di arcobaleno e la sera la passo invece nella mia casetta in canadà. Lontano dalla mia breve (e intensa) vacanza!
E' stato molto molto bello! Primaditutto per la compagnia, F. è una persona speciale, io lo sono stato per lei e adesso, lo sono in un modo diverso.
Lei è il classico esempio di persona che ha trovato se stessa, e la felicità, lontano da qui, in un posto dove tutto è un po' più complicato, sarà per la strada che ha scelto, il lavoro, la lingua, le difficoltà di tutti i giorni ma l'impressione è che cercasse di mettersi alla prova anche in questo modo.
E' una persona così, che non si è mai lasciata in pace, che si è sempre sfidata, anche nelle cose più assurde (ricordo che certe volte l'avrei strozzata!) però una sua logica l'ha sempre avuta ed ha accumulato una serie di sfide con se stessa sempre più grandi... insomma.. step by step è arrivata alla serenità. E ' arrivata a capirsi profondamente. Ad accettarsi profondamente.
Ne parlavamo giusto stamattina, in uno di quei momenti che succede (forse) una volta all'anno, dove ci si cerca per fare due chiacchiere così, senza pretese, ma solo per spiegarsi il  "perchè sono contento/a di essere qui".
Allora tutto prende forma. E lì che ritrovo, sempre di più, una persona che capisco profondamente. E capire, alla fine mi sembra la base di tutto, in special modo di quello che porta alla felicità, alla serenità.
[Ho scritto qualcosa a riguardo in questi giorni, ma necessita di essere riorganizzato :), ndr]
Lei è sempre stata estremamente inquieta da questo punto di vista, si è sempre dimenata per trovare la strada, la soluzione. Io ho invece aspettato che le cose mi piovessero più o meno addosso.
Atteggiamento radicalmente differente per un problema comune. Con le dovute differenze ci siamo trovati a metà strada, lei ora si accetta molto di più, io ho imparato ad essere sempre più attivo.
Il suo dimenarsi l'ha portata a vivere (e a trovare la felicità) a Glasgow, il mio attivarmi mi porta a cercare una soluzione. A cercare nuovi punti di vista. Il blog è un ottimo esempio. Diagnosi e trattamento in un colpo solo :)
Il cambiamento di cui sono più soddisfatto è che non la invidio più.
E lo dico con una soddisfazione MOSTRUOSA!!! :)
E' una sensazione che ho sempre odiato, non solo nei suoi confronti, ma nei confronti di chiunque. E deriva da un mix mortale di: senso di inferiorità e fallita comprensione di ciò che è quella persona.
A ben vedere, in tutte le persone che "disprezzo" riconosco quest'ultima caratteristica: la mancata comprensione di ciò che esse sono. Mancata comprensione e paura di quello che posso trovare se cambiassi idea. Compresa la non remota possibilità di mostrare "benevolenza" ed essere preso a calci nel culo.
E per capire questa banalità c'ho messo un sacco di tempo :)
a presto con i post riveduti e corretti dalla Scozia.
charlieboy

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