mercoledì 6 novembre 2013

L'albero della memoria

Me lo scrivo giù, a matita, prima che le parole scappino via, una ancora una volta di fronte a cosa non lo so. Alle emozioni, forse.
Perché ho l'impressione che ci sia qualcuno, con i piedi ben piantati per terra che alza il brazzo e mi indica. E indica la strada che sto percorrendo, e lo fa come un po' come consiglio e un po' come gesto di approvazione. E' allora che sento tutta quest'emozione salire su e poi il sapore delle lacrime e il naso che cola.
Copio e in collo perché parole così non sono in grado di metterle in fila.
"...allora sentirai che ti chiamano, e li sentirai mormorare le ninna nanne della madri, ma portano un senso di dovere oscuro, antico e austero. L'orgoglio del lavoro ben fatto con le mani.
"Dammi un fiasco di rosso...ostia!" ti direbbero, se potessero parlare."

"A volte penso che la patria sia stata smantellata più dalla pace che dalla guerra. Ti chedi se ciò che ha portato alla disfatta di Caporetto non sia la stessa cosa che rende ingovernabile, oggi, il paese. Il prevalere dei furbi e dei passacarte.
La distanza incolmabile dei potenti dalla buona Italia di cui non si parla".

L'albero tra la trincee (DVD).
Memorie dalla prima guerra mondiale.
consigliato
charlieboy

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