sabato 21 luglio 2012

The perfect solitude

Lavoro troppo.
O almeno.
Lavoro troppo per i miei gusti.
La cosa vera è che ultimamente non mi pesa.
Mi alzo. Ci vado. Lo faccio e torno.
Strano modo di fare.
Chissà.
Di buono c'è che me ne sono andato in mezzo alle montagne per qualche giorno.
A camminare, arrampicare ecc..ecc..
Sono tornato migliore di come ero partito.
Con un profondo senso di tranquillità.
Con la bella sensazione di aver fatto fatica e di essere stato ripagato per lo sforzo fatto.
Di questo si tratta alla fine.
Di fare fatica.
Di fare cose con le mani. Di usarle.
Di mettersi in una modalità più semplice.
E di starsene da soli.
Con la bella sensazione di non aver bisogno di nulla di più.
ci dovrei andare più spesso
charlieboy

2 commenti:

  1. Hai mai considerato un ritiro in eremitaggio per qualche mese nel futuro? Non sto scherzando, io stesso ci ho pensato un casino di volte. Anche se sono un tecnodipendente, capisco il richiamo della natura e soprattutto del mandare a c..are la società e la gente. La gente. "Back to the primitive, fuck all you wannabies", cantavano.

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  2. Bah.. francamente non c'ho mai pensato perchè il vero eremitaggio lo faccio da queste parti. Qui a pochi metri sul livello del mare.
    L'occasione per trovare la solitudine perfetta è sicuramente (almeno per me) legata all'attività in montagna.
    La chiamo solitudine perfetta perchè mi rende ovviamente felice.
    A differenza dell'eremitaggio diffidente di queste parti...
    Faccio un po' il filosofo copiando e incollando Thoreau: "Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto."
    Insomma fare quello che mi rende felice per qualche mese non mi dispiacerebbe per niente! :)

    p.s. ..lascia perdere la tecnodipendenza ;)

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