martedì 15 maggio 2012

la terra dei cachi

Attention please! Questo post contiene banalità imbarazzanti!

Che questa sia la terra dei cachi lo si era già capito. Già capito da un po'.
Questa terra che è da me profondamente amata, è una cosa in apparenza bella, ma in realtà controproducente. Inutile. Forse dannosa.
Io, qui ci sono nato e cresciuto.
E' qui che voglio vivere. E' qui che vorrei, in futuro costruire qualcosa, la mia vita, la mia famiglia, la mia casa, i miei figli, forse.
Forse un giorno lo farò. Però prima devo essere sicuro a ciò cui vado incontro.
L'occasione per parlare dell'Italia è sempre facile da trovare, l'occasione per parlarne male poi, ancora più lampante.
Ed è proprio quello che ho intenzione di fare! :(
Siamo un popolo di codardi, di vigliacchi, di paraculi.
La mafia qui ha attecchito bene perchè siamo tutti bravi, bravissimi a pensare da mafiosi.
La mafia, inteso come modo di pensare, c'è nella vita di tutti i giorni, nel "tenersi buono" questo o quello, nel fare buon viso a cattivo gioco, nel leccare il culo, nel paraculare o nel cercare di farsi paraculare, nel fare fuori gli avversari con il gioco sporco, nel voler rispondere sempre e comunque.
Nell'evitare cronicamente, costantemente e continuamente l'autocritica.
La colpa è sempre fuori, di qualcun'altro, del parente di qualcun'altro.
E anche se fosse così però, ci si troverebbe con le mani legate; perchè vuoi dire a qualcuno che è un "paraculo"? Oppure vuoi dire a qualcun'altro che è "paraculato"?
Cosa succederebbe?
Ecco.
Eccola qui la mentalità mafiosa.
Cosa succederebbe se parlassi?
Se dicessi quello che ho in testa?
E beninteso, non mi riferisco alla prima cosa che viene in mente, ma bensì, ai pensieri più scientifici, seri, ponderati, ragionati.
Tutti lo fanno questo discorso. Tutti se la pongono questa domanda.
La risposta?
Withdrawal.
Ritirata.
Lascia stare.
Non ne vale la pensa.
Non cambia niente.
Eccola qui, l'argomentazione più potente del mondo.
La rinuncia.
Rinunciare sempre.
Sempre e comunque.
Che tanto tu le cose non le cambi.
Non le puoi, ne le potresti cambiare.
Che ci sarà sempre un paraculo o qualche altro impedimento pronto a segarti le gambe.
Perchè prodigarsi in riverenze ed inchini è qualcosa che è ben di più di "galateo", ma bensì politica.
Quella dell'ammicare ad ogni costo, per ottenere chissà che o per "si sa mai che".
L'Italia è un luogo meraviglioso ed io la amo profondamente.
Amo la sua geografia e le sue botteghe di paese, amo la capacità della gente di saper fare delle eccezioni. Cosa straordinaria, che si perde andando verso il nord dell'europa. [Dove sembrano riposte le risposte più intime del significato di "civiltà" (ma io non ci credo).]
Tutto ciò però si schianta di fronte ad un modus operandi e ad una mentalità per la quale faremmo meglio ad estinguerci, a scomparire e a non tornare più.
In questi giorni ho sentito tanto parlare di "compromesso"; è la chiave di volta dell'età adulta, quello che avresti voluto lo devi ridimensionare, rimodellare, cambiare di nome,  mettere sotto sopra e voilà... il pranzo è servito.
E' davvero tutto così? Cosa vuoi di più ti senti dire?
Adeguarsi ed accontentarsi perchè "non si sa mai" o "tanto se non lo fai tu lo fa un altro" o "tanto non cambia niente". La logica dei cazzi nel culo.
Perchè se fai così, da qualsiasi parte ti giri, stai pur sicuro che qualcosa in culo ti arriva.
Eggià.
E poi il potere; qui si sbava per un minimo senso di "potere".
Impartire ordini. Pretendere "obbedienza".
Ma andate a cagare.
Il potere non mi interessa.
Anzi.
L'unico che mi interessa è Potere fare i cazzi miei.
Il mio tempo, su tutto.
Le cose che amo, su tutto.
Con il potere vi ci potete pure foderare le pareti del colon.
Massa di stronzi falliti.
C'è un detto che dice: "Comandare è meglio che fottere".
io preferisco fottere
charlieboy

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