venerdì 25 maggio 2012

To read

Che non sia un gran periodo penso sia risultato abbastanza chiaro.
Che invece di questa fase piuttosto dura stia assaporando tutte le asperità è invece cosa piuttosto nuova.
Nessun ottimismo del cazzo.
Nessuna visone "new age".
Semplicemente l'osservazione degli esseri umani che mi circondano.
A vedere con certi occhi e, con tanta tranquillità, certe dinamiche, le cose risultano chiare, lineari, logiche, ad incastro, come i blocchetti della lego.
E' come se mi tirassi fuori da certe dinamiche, per osservarle da lontano.
Come se me ne stessi in un angolo della piazza a vedere che cosa succede.
Ad osservare la gente che passa e a farmi un'idea di che cosa può avere per la mente.
Quello che vuole essere, sembrare, fare o dire, è chiaro che una persona lo manifesta.
Mi ricorda parecchio quella scena de: "La leggenda del pianista sull'oceano" dove 900 traduceva in musica i feedback che arrivavano dalle persone presenti in sala.
http://www.youtube.com/watch?v=p8wmwTJGcnI
Leggere la gente lo chiamano nel film.
E beninteso non è una pratica priva di errori, o che porta alla sfera più intima o vera.
Anzi.
Spesso, spessissimo ci si sbaglia.
Non tutti si fanno leggere alla prima occhiata.
Ma, a ben pensarci, qualcosa ci tradisce, sempre, quel qualcosa che intimamente è parte di noi.
E così, mentre me ne sto sulle mie, ad osservare il mio "nuovo mondo", ovvero il mio nuovo ambiente di lavoro, osservo dettagli ed ascolto parole di persone che mi parlano.
E da come mi parlano si capisce quello che pensano, non solo di me, ma quello che pensano sia giusto per loro.
Ecco allora che le differenze, dal punto di vista personale si fanno notevoli.
In fasi come queste dove sono messo in discussione, c'è sempre un sacco di gente che mi vuole insegnare come si fa', o che mi vuole spiegare come si riga dritto o che mi vuole spiegare l'ineluttabilità del compromesso.
Esattamente come nella boxe, quando si vede l'avversario vacillare, allora ci si permette di abbassare la guardia, pensando in un imminente knockout e si comincia a "menare" fendenti.
Ma non sempre i match finiscono così.
La lucidità mi è rimasta, e, come nella boxe, se sei lucido, difficile finire knockout.
Eppure mi stupisco di come, in situazioni come questa, le persone si sentano autorizzate a "vendere" verità.
ma io questa verità
non l'ho richiesta
charlieboy

2 commenti:

  1. ciao Miss,
    sto bene. Nonostante tutto, più sereno di quello che avrei pensato.
    Mica male!
    Mi asfalteranno di lavoro quest'estate, ma me lo aspetto.
    Alla fine sono le "sorprese" a starmi sul cazzo! :)

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