Niente di straordinario.
Niente che non si possa ascoltare già in "Gente della notte" del vecchio Jovanotti eppure ultimamente vivo alla rovescia.
Lavoro quando gli altri dormono o si riposano e riposo quando si lavora.
Mi ha sfasato un pochettino i ritmi eppure, imbottito di caffè, stacco "performance" mai fatte prima.
Che il lavoro stia acquistando un senso?
In rare occasioni ho l'impressione di sì, ma lo dico sottovoce e credendoci pure poco.
Però la colazione con vista tangenziale con la brioche e il caffè me la sono goduta proprio.
e quando sorge il sole dire
buonanotte
charlieboy
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