martedì 1 novembre 2011

L'Italia nel pozzo.

Di qua e di la'.
Come una vela al vento. Rabbia. Parole dure. Passi. Lacrime.
Giornata passata a pensare. Pensare a quello che sono. Ai vari "perchè" in special modo ai "perchè sono così?".
Ed è tutta così. Una giornata a corrente alternata. I primi momenti rabbiosi, introspettivi, onanistici. Gli ultimi a cercare risposte. A pensare che forse so quello che cerco. Che forse so quello che mi serve per essere felice. E non mi riferisco solo ad una donna. Ma a tutto quello cui reputo strettamente interconnessa la felicità. Una vita semplice. Circondato da poche persone (semplici). Sentirmi utile per qualcosa e per qualcuno. Questo. Niente di più. Lontano dalle stronzate. Lontano dal potere. Lontano dai sensi di colpa.
E stasera ho visto "L'Italia nel pozzo", la storia di Vermicino. La conoscevo sommariamente. A distanza di 30 anni ho versato lacrime di fronte a quello strazio, come si potrebbe non farlo sentendo quella voce che grida "mamma" ? E di nuovo a chiedersi "perchè?".
Pochissima benevolenza dall'alto dei cieli. Se uno la vuole deve incominciare a metterla in atto, adesso, ora e subito.
Siamo quello che facciamo.
Sono quello che faccio.
buonanotte
charlieboy (e un po' di rum).

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